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Corte Europea dei Diritti dell'Uomo
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La Corte Europea dei diritti dell'uomo, con sede a Strasburgo, è stata istituita
dalla Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà
fondamentali, per assicurarne il rispetto. È importante precisare che non è un
istituzione dell'Unione Europea e non va confusa con la Corte di giustizia.
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La Corte europea dei Diritti dell'Uomo è composta da un numero di giudici pari a quello degli Stati contraenti (questi ultimi sono attualmente 41). Non vi è alcuna restrizione quanto al numero di giudici aventi la stessa nazionalità. I giudici sono eletti, per sei anni, dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Nonostante ciò, il mandato di una metà dei giudici eletti in occasione delle prime elezioni scadrà dopo tre anni, in modo che il rinnovo dei mandati della metà dei giudici abbia luogo ogni tre anni. I giudici siedono nella Corte a titolo individuale e non rappresentano nessuno Stato.
Non possono esercitare alcuna attività incompatibile con i loro doveri di indipendenza e imparzialità. La Corte elegge il suo presidente, due vice-presidenti e due presidenti di sezione per un periodo di tre anni. Secondo il suo regolamento, la Corte si suddivide in quattro sezioni, la cui composizione deve tener conto non solo dell’aspetto geografico ma anche ma anche dei diversi sistemi giuridici esistenti nelle Parti contraenti. In ogni Sezione vi sono: Comitati formati da tre giudici, che hanno il compito di esaminare in via preliminare le questioni sottoposte alla Corte e le Camere composte da sette giudici che risolvono in via ordinaria i casi presentati davanti alla Corte.
La Grande Camera, formata dal Presidente della Corte, dai Vicepresidenti e da altri quattordici giudici, esamina i casi complessi. La Corte può giudicare sia sui ricorsi individuali che su quelli sollevati dagli Stati contraenti in cui si lamenti la violazione di una delle disposizioni della Convenzione o dei suoi Protocolli Addizionali. L'ammissibilità dei ricorsi interstatali è decisa da una delle Camere, mentre l'ammissibilità dei ricorsi individuali è decisa da un Comitato. Se il ricorso, individuale o statale, è dichiarato ammissibile la questione viene sottoposta al giudizio di una Camera e in ogni caso si cercherà di raggiungere una risoluzione amichevole della controversia.
Se la questione non si risolve amichevolmente, la Camera competente emetterà una sentenza motivata nella quale potrà indicare la entità del danno sofferto dalla parte ricorrente e prevedere un'equa riparazione, di natura risarcitoria. Le sentenze della Corte sono impugnabili; lo sono solo in situazioni eccezionali davanti alla Grande Camera in un termine di tre mesi, decorso il quale sono considerate definitive.
La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo
F - 67075 Strasbourg-Cedex
Tel: 33 (0)3 88 41 20 18
Fax: 33 (0)3 88 41 27 30
Web: http://www.echr.coe.int/
Email: webmaster@echr.coe.int
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