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L'Orologio Astronomico
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La cattedrale conserva il famoso orologio astronomico, monumento d'arte e di meccanica
costruito nelle forme attuali nel corso di diversi secoli.
Strasburgo fu una delle prime città a realizzare un orologio meccanico all'interno
della cattedrale negli anni fra il 1352 e il 1354 il cosiddetto “Orologio dei Re Magi”. Si
trattava di una costruzione dotata di una cassa contenente il dispositivo meccanico, un
calendario, un astrolabio e la statua della Vergine col Bambino davanti alla quale s'inginocchiavano ogni ora i Re Magi mentre un carillon suonava e un gallo cantava innalzando le ali.
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Nel 1547, l’orologio era ormai deteriorato per cui si decise di costruirne uno ex novo. La
costruzione però andò per le lunghe, i lavori non solo iniziarono tardi ma furono anche
interrotti, finché nel 1788 l'ingranaggio in ferro battuto smise di funzionare definitivamente.
Finalmente nel 1838 fu dato l'incarico a Jean Baptiste Schwilgué di restaurare
l'orologio. Schwilgué che si era prefisso fin da giovane di far ripartire l'orologio, formò
gli operai in modo che fossero in grado di seguirlo, realizzò le macchine per costruire le
parti dell'orologio in modo preciso e le macchine per intagliare il legno e scolpire le figure
mobili partendo dai modelli in gesso.
I lavori terminarono nel 1842. La struttura dell'orologio è composta dalla cassa alta 18 metri
sorretta da un basamento alto più di 4 metri dal quale si erge una scala a chiocciola per
accedere alla parte superiore e al quadrante esterno nonché una torre entro la quale scorrono
i cinque pesi che generano forza motrice. Il tutto è ornato da pitture e sculture in legno.
L’Orologio affascina soprattutto per il gioco dei meccanismi che, ogni giorno, alle ore 12.30,
si mettono in moto contemporaneamente. Il primo quarto d'ora è scoccato da un putto alato, il
secondo da un fanciullo adolescente, il terzo da un adulto e il quarto da un vecchio a
simboleggiare le quattro età della vita. Tutti sfilano davanti alla morte che ha in una mano
una falce e nell'altra un battaglio col quale batte le ore mentre le età, dopo i rintocchi
dell'ora un'altra figura di putto alato rovescia la clessidra che tiene in mano.
Allo scoccare del mezzogiorno le statue rappresentanti gli apostoli sfilano davanti a Gesù
che, passato l'ultimo apostolo, benedice i visitatori; durante la sfilata degli apostoli un
gallo canta per tre volte. I giorni della settimana sono rappresentati dalle divinità: Apollo
la domenica, Diana il lunedì, Marte il martedì, Mercurio il mercoledì, Giove il giovedì,
Venere il venerdì e Saturno il sabato. L'anno è descritto da un calendario perpetuo a forma di
anello con i mesi, i giorni e i rispettivi santi, le feste fisse e mobili.
Altro particolare dell’orologio è un globo celeste caratterizzato da più di 5.000 stelle che
riproduce i movimenti della volta stellata intorno alla terra immobile collocata al centro.
Il complesso delle pitture, opera dell'artista Tobias Stimmer e del fratello Josias,
evoca il tempo sotto i diversi aspetti, cronologico, storico e teologico ma con lo scopo di dimostrare
che l'uomo e l'umanità sono guidati verso la fine. L'orologio realizza una completa visione
dell'astronomia del Cinquecento oltre che un esempio dell'abilità raggiunta dalla tecnologia
meccanica nella metà dell'Ottocento.
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INFORMAZIONI:
Corteo degli Apostoli: tutti i giorni alle 12:30 (entrata portone sud a partire dalle 12)
Biglietti: stand delle cartoline dalle 9.00 alle 11.30 e alla cassa del portone sud dalle 11.50 alle 12.20
Costo biglietto intero: 1 €
Ridotto: 0,80 € solo per gruppi di min. 12 persone e ragazzi dai 6 ai 18 anni.
Gratuito: bambini meno di 6 anni.
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